Il Governo di Giorgia Meloni ha messo sul tavolo del Consiglio dei Ministri alla vigilia della Festa dei Lavoratori un altro decreto primo Maggio.
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge che riforma le Politiche di coesione e il decreto legislativo per la Revisione del regime Irpef e Ires. Alla vigilia il premier Giorgia Meloni ha preannunciato in quest’ultimo provvedimento una misura per erogare a gennaio 2025 un’indennità di 100 euro a favore dei lavoratori dipendenti, con reddito complessivo non superiore a 28.000 euro con coniuge e almeno un figlio a carico, oppure per le famiglie monogenitoriali con un unico figlio a carico.
Il presidente del Consiglio insieme a metà governo il 29 aprile ha presentato ai sindacati le novità in arrivo sul lavoro e sul fisco in vista della festa dei lavoratori. Mettendo sul tavolo un nuovo decreto Primo maggio – come già ribattezzato – dopo che l’anno scorso in quella data furono approvate le norme sull’inclusione, con l’addio al Reddito di cittadinanza, sulle causali per i contratti a termine e sul taglio del cuneo fiscale fino a 7 punti.
Ora le nuove misure sono contenute nel decreto Coesione, che riforma le relative politiche in materia, e in un decreto legislativo, nell’ambito dell’attuazione della delega fiscale, entrati al Cdm. L’obiettivo, come rimarcato da Meloni al tavolo con i sindacati, è quello di continuare a sostenere la crescita dell’occupazione, la riduzione della disoccupazione e degli inattivi, ovvero di coloro che non hanno un lavoro e neppure lo cercano, per farli rientrare nel mercato.
Sul fronte fiscale, sarà invece erogata a gennaio 2025 un’indennità di 100 euro per i lavoratori dipendenti, con reddito complessivo non superiore a 28mila euro con coniuge e almeno un figlio a carico, oppure per le famiglie monogenitoriali con un unico figlio a carico. Da qualcuno già definito bonus Befana. La misura è contenuta nello schema di decreto legislativo sulla revisione del regime impositivo dei redditi (Irpef e Ires).
Il viceministro all’Economia Maurizio Leo è intervenuto alla conferenza stampa dopo il Cdm che ha dato il via libera a una serie di provvedimenti di fiscali: «In particolare voglio parlare del bonus di 100 euro a gennaio è il primo tassello poi arriveranno quelli per le tredicesime, pensato per dare un po’ di sollievo alle famiglie, magari, in momenti particolari per poter aiutare a fare un regalo a un figlio. E’ pensato per quei lavoratori dipendenti sotto i 28 mila euro. In questo modo abbiamo cercato di andare incontro alle fasce medio-basse».
«Con questo decreto abbiamo fatto gran parte della riforma fiscale, alleggerendo il carico fiscale per le imprese e per il lavoro dipendente ma soprattutto fissa delle regole certe. Quello che abbiamo fatto è stato ottenuto con tutte le risorse che avevamo a disposi
Il ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto: «L’obiettivo è di rimettere in moto risorse pari a 43 mld di risorse europee a cui si aggiungono quelle nazionali di 75 mld. Non sfuggirà il motivo per cui occorre fare presto e bene. Obiettivi vincolanti per l’utilizzo di queste risorse: per il dissesto idrogeologico, ciclo rifiuti, risorse idriche sono le priorità di intervento. Nello specifico con il decreto Coesione il governo punta ad accelerare l’attuazione delle politiche di coesione che prevedono per l’Italia 75 miliardi di euro, di cui 43 miliardi di risorse europee. Fondi europei che vengono assegnati al Paese ogni sette anni. E che vanno spesi, destinandoli a politiche del lavoro, sociali e di sostegno alle imprese.».
«E’ una riforma molto importante che come è noto è stata inserita anche su indicazione del governo nel confronto con la Commissione Ue fra le sette nuove riforme che il governo ha messo in campo nella revisione del Pnrr, è diventata una milestone ed è uno degli obiettivi della sesta rata».