L’interesse dell’economia italiana punta sulle procedure di infrazione da parte dell’Unione europea, arriva puntuale la domanda al commissario europeo per gli affari economici e monetari Paolo Gentiloni, ospite della trasmissione Start a Skytg24. L’Italia rischia una procedura d’infrazione a breve termine?
«E’ lecito immaginare che ci sono Paesi, non un paio ma molti di più, che entreranno in procedura di infrazione per disavanzo. D’altronde è noto che con la pandemia e la guerra in Ucraina c’è stata una impennata della spesa pubblica – risponde Gentiloni – Lo sapremo alla fine di giugno grosso modo, ha aggiunto il commissario spiegando che, sulla base delle nuove regole fiscali i nuovi piani di bilancio con i Paesi membri “saranno discussi tra la fine di giugno e la fine di ottobre».
Sullo scenario economico italiano e internazionale, parla il commissario Ue Paolo Gentiloni, ospite a Start, trasmissione di Skytg24, «si può essere ottimisti, ci si aspetta un acceleramento nella seconda metà del 2024. Dagli ultimi dati Eurostat la recessione è alle spalle: calo dell’inflazione e recupero del potere d’acquisto spingono a pensare che sia già in atto una piccola ripresa dei consumi che può ulteriormente crescere. Ma lo scenario geopolitico è un’incognita che può influenzare il quadro a livello internazionale».
Parla del Pnrr il commissario europeo e della situazione dell’Italia.
«L’Italia ha rispettato la tempistiche dei tagliandi da staccare con Bruxelles, ma resta la difficoltà a fare le riforme previste dal Pnrr: tempi della giustizia, lotta all’evasione fiscale, contrasto al lavoro sommerso, politiche attive del lavoro, politiche della concorrenza. Capitoli per niente semplici». Così il commissario Ue per gli affari economici e monetari Paolo Gentiloni.
Sullo scenario economico europeo, dice Gentiloni, «si può essere ottimisti, da mesi si prevede che nella seconda metà dell’anno l’economia avrebbe avuto un’accelerazione, non a livelli di crescita stratosferici, e poi dal 2025 un’accelerazione. Dagli ultimi dati Eurostat – evidenza il commissario – la recessione è alle spalle. Il calo dell’inflazione e recupero del potere d’acquisto spingono a pensare che sia già in atto una piccola ripresa dei consumi che può ulteriormente crescere. C’è poi la prospettiva nei prossimi mesi del taglio dei tassi di interessi».
Sulla questione geopolitica e le guerre in atto Paolo Gentiloni commenta come sia impossibile che non influenzino la politica e l’economia europea e internazionale.
«Lo scenario geopolitico è un’incognita che può influenzare il quadro a livello internazionale. Il ciclo economico è un ciclo sul quale si può avere un certo ottimismo. La zavorra su questo scenario è l’incertezza geopolitica. Non dimentichiamo che la crisi in Medio Oriente, oltre ad avere risvolti umanitari terribili, ha anche risvolti economici. E dall’altra parte c’è la guerra in Ucraina. Si può dire che il ciclo economico si sta riprendendo ma sulla ripresa grava la situazione geopolitica – evidenzia Gentiloni – All’accenno di ripresa in atto – aggiunge – dobbiamo agganciare anche gli investimenti per il futuro e in questo si interseca la questione della difesa comune. Bisogna capire se c’è questa volontà politica, e io credo che quello che sta accadendo debba dirci che avere una difesa comune è indispensabile».