La direzione generale Affari economici e finanziari della Commissione europea ha stimato che per la transizione «servono 620 miliardi ogni anno da qui al 2030 e uno giustamente o si rassegna o si spaventa: penso che non dobbiamo fare nessuna di queste due cose, perché indubbiamente larghissima parte di queste risorse aggiuntive devono venire e verranno da capitali privati». Lo segnala il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni intervenendo a Roma al Festival dello Sviluppo Sostenibile.
«C’è una grande discussione a livello di Unione europea sull’unione dei mercati dei capitali, su come funziona il nostro mercato dei capitali, su come lo possiamo rafforzare – ha anche affermato Gentiloni – E’ certamente al centro delle preoccupazioni dei governi e delle istituzioni europee e altrettanto certamente il contributo fondamentale a questo sforzo finanziario di investimenti dovrà avvenire da fondi e investimenti privati», ha aggiunto.
«Il calo del 15,5% delle emissioni nell’Unione europea nel 2023 rispetto al 2022 è significativo – ha segnalato, osservando che – l’installazione di capacità solare nell’Ue è stata pari a 56 Gigawatt, il quantitativo di 56 centrali nucleari. L’idea di mettere in campo nuovi strumenti comuni europei per finanziare la transizione non può essere tralasciata. Senza questa soluzione noi parteciperemo alla competizione globale per la transizione climatica, per le tecnologie pulite in una condizione non paragonabile a quella di altri grandi player in questa in questa corsa», ha concluso il commissario europeo Paolo Gentiloni.