Il 21 maggio sarà il giorno dello stop dei taxi. Sciopero nazionale confermato dai sindacati di categoria: la protesta inizierà dalle 8 e andrà avanti fino alle 22. La decisione è arrivata dopo il nulla di fatto negli incontri avvenuti al ministero di Imprese e Made in Italy tra una rappresentanza sindacale e il ministro Adolfo Urso.
«L’incontro avuto con il ministro Urso è stato meramente interlocutorio e non ha prodotto nessun risultato concreto. Una situazione che ha reso necessaria la dichiarazione di sciopero nazionale, una protesta che verrà svolta garantendo comunque il servizio di trasporto sociale per anziani, portatori di handicap e malati», affermano il segretario generale di Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi e il segretario nazionale Marco Verzari, commentando con una nota gli incontri.
«Il ministro – proseguono Tarlazzi e Verzari – ha, di fatto, scaricato le responsabilità al ministero dei Trasporti sullo stallo dei testi dei decreti attuativi e del Dpcm dei quali, ad oggi, non è dato conoscere i testi definitivi, e non ha fatto pienamente chiarezza circa l’incontro che si è tenuto al ministero con il capo globale di Uber. I decreti sul Registro Elettronico Nazionale e sul Foglio di servizio, nonché il Dpcm per la regolamentazione delle Piattaforme Elettroniche, sono fondamentali per il riordino del settore – aggiungono – che attualmente vede un altissimo tasso di abusivismo favorito dalla mancanza di regole certe per tutti».