Ormai è quasi certo: la Bce comincerà a tagliare i tassi a giugno. Lo hanno ribadito finora molti banchieri ed ora questo emerge anche dai verbali dell’ultima riunione di aprile in cui i tassi sono rimasti stabili al 4,50% . «Alla riunione del 10 e 11 aprile del direttorio monetario della Bce è stato considerato plausibile che il Consiglio sarà in condizioni di iniziare ad allentare la restrizione monetaria alla riunione di giugno, se ulteriori elementi ricevuti per allora confermeranno le prospettive di medio termine sull’inflazione indicate nelle stime di marzo», si legge.
I verbali ribadiscono che “nuovi dati importanti, incluse le previsioni aggiornate dei tecnici, saranno pubblicati per la riunione di giugno, consentendo al Consiglio direttivo di fare una valutazione più ampia” del quadro. Alla riunione di aprile “alcuni pochi componenti si sentivano sufficientemente fiduciosi sul fatto che gli elementi individuati per muoversi con una riduzione dei tassi fossero già presenti e quindi per procedere ad un taglio ma poi il consenso si è consolidato tra i banchieri centrali è stato sulla scelta di attendere con prudenza fino alla prossima riunione per avere ulteriori elementi e avere sufficiente fiducia su un calo tempestivo e sostenibile dell’inflazione, verso il valore obiettivo del 2%“.
Come spiega il documento i membri del Consiglio direttivo considerano che i tassi resteranno in territorio restrittivo ancora per qualche tempo, con effetti che continueranno a sentieri anche dopo l’inizio della fase espansiva di politica monetaria.
Il mese scorso l’inflazione complessiva si è attestata al 2,4% e la BCE prevede che oscillerà attorno a questo livello per gran parte di quest’anno, prima di scendere nuovamente nel 2025.