Rallenta il passo l’inflazione in India. Il dato, misurato dall’indice dei prezzi al consumo, è cresciuto del 4,83% su base annua ad aprile, in lieve calo rispetto al 4,85% registrato a marzo e rallentando per il quarto mese consecutivo.
Sebbene si sia trattato del tasso di inflazione più lento da giugno 2023, il dato è stato leggermente superiore al 4,8% previsto dagli economisti intervistati da Reuters.
Il ministero indiano delle statistiche ha affermato che l’inflazione nelle aree rurali è cresciuta più rapidamente al 5,43%, mentre il tasso di inflazione urbana è arrivato al 4,11%.
Il ministero ha anche aggiunto che l’inflazione si è raffreddata rispetto al mese precedente nei settori dell’abbigliamento, delle calzature, dell’edilizia abitativa e del carburante.
L’India è un Paese molto osservato dagli analisti in questi ultimi tempi perché che sta crescendo a vista d’occhio, in rapida espansione secondo l’Fmi ed in procinto di diventare la terza economia più grande al mondo entro il 2027 secondo il ministro delle Finanze.
Non solo. Anche a livello azionario sta crescendo molto: è diventato il quarto mercato azionario a livello globale, togliendo il posto ad Hong Kong. L’India ha raddoppiato circa la sua capitalizzazione negli ultimi quattro anni grazie al boom favorito da una base di investitori retail in rapida crescita e a robusti utili societari. Il Paese si è posizionato come alternativa alla Cina, attirando nuovi capitali da investitori e imprese globali, grazie al suo assetto politico stabile e a un’economia basata sui consumi che rimane tra le principali nazioni in più rapida crescita. E’ emersa come la grande economia in più rapida crescita e sarà la terza a livello mondiale entro il 2030 secondo la stima di S&P. Questo perchè sostenendo la stabilità politica e il forte potenziale di crescita interna, il Paese si è impegnata ad aumentare gli investimenti globali nei mercati dei capitali e nella produzione industriale.