Rimane ancora una volta invariata la politica monetaria in Cina. La banca centrale ha infatti annunciato che manterrà al 2,50% il tasso su 125 miliardi di yuan (17,28 miliardi di dollari) di prestiti MLF a un anno ad alcuni istituti finanziari. La mossa era ampiamente attesa dagli economisti intervistati da Reuters.
L’obiettivo è quello di mantenere la stabilità valutaria in un contesto di ripresa economica traballante. Lo yuan cinese ha perso circa l’1,9% rispetto al dollaro USA in ripresa quest’anno, sotto la pressione dei suoi rendimenti relativamente bassi rispetto ad altre economie. Pechino intensificherà il sostegno all’economia con politiche monetarie e fiscali, compresi tagli dei tassi di interesse e dei coefficienti di riserva bancaria (RRR), ha dichiarato il Politburo del Partito Comunista a fine aprile.
Ricordiamo che i tassi MLF della Cina sono tassi di interesse che vengono applicati ai prestiti che la People’s Bank of China eroga alle banche per un periodo compreso tra i 6 mesi e un anno.
L’operazione di prestito della MLF arriva anche alcuni giorni prima della vendita programmata da parte del ministero delle Finanze del primo lotto di 1 trilione di yuan in titoli del Tesoro speciali a lunghissimo termine.