Il primo ministro britannico Rishi Sunak, in carica dall’ottobre del 2022, ha convocato le elezioni generali per il 4 luglio, una decisione che nasce sullo sfondo di uno svantaggio del partito conservatore (partito di Sunak). Proprio considerando questo svantaggio il leader del Partito Liberal Democratico Ed Davey ha postato su X «Le persone in tutto il Regno Unito chiedono a gran voce un cambiamento, e queste elezioni sono finalmente la nostra occasione per realizzarlo».
Invece Keir Starmer, leader della fazione rivale laburista, ha dichiarato, in un video creato per l’avvio della campagna elettorale, di voler «servire i lavoratori mentre si fa avanzare il nostro Paese, con la stabilità economica in prima linea in ogni cosa».
Intanto i dati dell’Ufficio per le statistiche nazionali hanno mostrato che l’inflazione nel Regno Unito è scesa al 2,3% ad aprile.
«Oggi ho parlato con Sua Maestà il Re per chiedere lo scioglimento del Parlamento. Il Re ha accolto questa richiesta e il 4 luglio avremo le elezioni generali» ha detto Sunak, parlando durante una conferenza stampa fuori Downing Street.
Sunak ha dichiarato che l’economia del Regno Unito sta ora crescendo più velocemente di quanto ci si aspettasse aggiungendo che «I tempi incerti richiedono un piano chiaro e un’azione coraggiosa. Sono guidato dal fare ciò che è giusto per il nostro Paese, non ciò che è facile». Ed è proprio l’economia il punto debole del primo ministro soprattutto dopo che l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico all’inizio del mese ha evidenziato la crescita “lenta” della Gran Bretagna che l’anno prossimo potrebbe essere, tra quelle avanzate, l’economia con le peggiori prestazioni.
Ma a prescindere da ciò, Sunak ha voluto precisare «Abbiamo affrontato l’inflazione, controllato il debito e tagliato le tasse sui lavoratori, aumentato le pensioni statali di 900 sterline, abbiamo ridotto le tasse sugli investimenti e abbiamo colto le opportunità della Brexit per rendere questo il miglior paese al mondo per far crescere un’impresa, ha investito quantità record di finanziamenti nel nostro servizio sanitario nazionale e ha assicurato che ora formi i medici e gli infermieri di cui avrà bisogno per i decenni a venire»