L’attività del settore privato dell’area euro ha continuato a riprendersi a maggio, in gran parte grazie agli aumenti più rapidi dei nuovi ordini, dell’attività commerciale e dell’occupazione. In particolare l’indice HCOB Flash Eurozone Composite PMI Output è salito a 52,3 punti da 51,7 precedenti, superando la stima di consenso di 52. Si tratta di un massimo in 12 mesi. Il PMI manifatturiero ha raggiunto un massimo di 15 mesi a 47,4 punti, contro il precedente 45,7 e l’atteso 46,2. D’altra parte, il PMI dei servizi è rimasto invariato a 53,3, leggermente al di sotto delle previsioni di mercato di 53,5.
I dati sono discordanti, oscillano tra la contrazione e l’espansione. Un dato infatti superiore ai 50 punti segnala crescita ed espansione, un dato inferiore contrazione.
Entrando nel dettaglio delle singole economie, secondo la stima flash di maggio, l’indice Pmi manifatturiero della Germania è aumentato da 42,5 a 45,4 punti, superando le attese (43,5). Nel settore dei servizi il Pmi tedesco è a quota 53,9, leggermente sopra le stime degli analisti, mentre l’indicatore composito è cresciuto da 50,6 a 52,2 punti, a fronte dei 51 previsti.
Secondo la lettura preliminare di maggio, l’indice Pmi manifatturiero della Francia è salito da 45,3 a 46,7 punti, superando le attese (45,9). Per contro, l’indicatore dei servizi è sceso inaspettatamente da 51,3 a 49,4 punti (consensus 51,7), scivolando in zona contrazione. Dinamica simile per il Pmi composito, in calo da 50,5 a 49,1 punti.