Il Portogallo nel 2024 dice addio al regime di tassazione speciale per i residenti stranieri istituito nel 2009, ponendo fine al fenomeno migratorio che ha visto tanti pensionati italiani, e non solo, trasferirsi lì. Ecco allora un elenco di altri Paesi europei dove la tassazione è ancora molto conveniente.
Partiamo dalla Grecia, che per invogliare i pensionati stranieri a trasferirsi nel paese ha introdotto un’unica aliquota d’imposta del 7% per l’intero reddito ottenuto all’estero, per una durata di 15 anni. Esclusi da questa agevolazione coloro che sono stati residenti fiscali in Grecia per almeno 5 anni nei 6 anni precedenti alla domanda.
Ci spostiamo sull’isola di Cipro dove il costo della vita è molto basso, con il reddito delle persone fisse che gode di una no tax area fino a 19.500 euro. Concretamente quindi nessuna aliquota per chi ha una pensione inferiore ai 1.500 euro, mentre per chi oscilla tra i 1.500 e i 2.500 euro l’aliquota è del 2,5%, che diventa del 3% per le pensioni tra i 2.500 e i 3.500. Chi ha una pensione lorda mensile che supera i 3.500 euro paga il 3,5% di tasse.
Per approdare su un’altra isola, dove ci si trasferisce per il mare e il sole, ma anche per un un’aliquota fissa al 15%. A Malta questa agevolazione è possibile con le seguenti caratteristiche: essere cittadino di un Paese europeo, non avere un impiego e percepire una pensione pari o superiore ad almeno il 75% del reddito imponibile complessivo.
Anche la Tunisia sta attuando diverse politiche negli ultimi anni per attrarre pensionati stranieri: tra cui una quota di reddito free tax pari all’80%, con la tassazione che si applica solo sul restante 20%, con un prelievo effettivo del 5%. Per quanto riguarda l’imposta sul reddito delle persone fisiche, in Tunisia l’aliquota applicata va dallo 0% (fino a 1.500 euro) al 35% (sopra i 50 mila euro).
Aliquote fiscali più basse che nel nostro paese per la Spagna, ma vantaggi soprattutto per i redditi più bassi, con la detrazione d’imposta massima di 6.500 euro per i pensionati tra i 65 e 75 anni.
In Croazia, invece, la tassazione delle pensioni estere prevede due scaglioni di aliquote in base al reddito: del 12%, per coloro i quali percepiscono fino a 2.300 euro al mese, del 18% per i restanti casi. Ma non solo caldo e mare per scegliere una meta a basso costo per i pensionati europei, se si è attratti dall’est Europa, si possono considerare Romania e Bulgaria, dove la tassazione è secca al 10%. Per godere di questa agevolazione però bisogna avere la cittadinanza del Paese, oltre che la residenza fiscale.
Infine l’Albania, che sta vivendo un periodo d’oro anche per l’afflusso turistico ancora a buon mercato tra le destinazioni europee, ora il governo ha deciso per l’esenzione totale delle imposte per le pensioni che arrivano dall’estero. E’ prevista inoltre una detassazione delle pensioni di tutti i cittadini albanesi residenti all’estero e di tutti i cittadini dell’Unione Europea che si trasferiranno con regolare permesso di soggiorno in Albania.