Il Brasile ha superato il Belgio diventando il più grande mercato di esportazione per i veicoli cinesi elettrici ed ibridi. La conferma nei numeri, quelli della China Passenger Car Association (CPCA) secondo cui le esportazioni di auto elettriche e ibride plug-in verso il Brasile sono aumentate di 13 volte rispetto al 2023 raggiungendo, ad aprile, le 40.163 unità.
Un salto non indifferente se si considera che a gennaio occupava il decimo posto. Non solo ma il Brasile è anche il secondo paese per l’export delle auto cinesi (di tutti i tipi) dopo la Russia. Nei primi quattro mesi di quest’anno, le esportazioni automobilistiche cinesi verso la Russia sono aumentate del 23% a 268.779 veicoli. Nello stesso periodo le esportazioni verso Messico e Brasile sono aumentate del 27% e del 536% rispettivamente a 148.705 e 106.448 veicoli.
Una fotografia che comprende anche un altro elemento e cioè le vendite delle case automobilistiche cinesi che aumentano sui mercati extra-europei proprio mentre l’Unione Europea sta valutando provvedimenti contro i veicoli elettrici cinesi. Gli USA hanno invece già preso provvedimenti in tal senso. Secondo quanto dichiarato dal segretario generale dell’APCA Cui Dongshu i mercati del Sud America, dell’Australia e dell’ASEAN sarebbero quelli maggiormente privilegiati dalla Cina.
Intanto diverse case automobilistiche cinesi hanno già iniziato ad aumentare gli investimenti per la produzione locale in Brasile. BYD pensa di riuscire a creare un impianto per rendere operativa la produzione dei suoi autoveicoli entro la fine dell’anno o al massimo all’inizio del 2025.