Una tegola pesantissima si abbatte su Donald Trump, condannato nel processo Stormy Daniels per tutti i 34 capi d’imputazione. Con lo storico verdetto di colpevolezza raggiunto all’unanimità dalla giuria dopo due giorni di camera di consiglio nel caso pornostar, Trump diventa il primo ex presidente americano condannato in un processo penale e anche il primo candidato presidenziale a correre come pregiudicato, uno status che comunque non gli impedisce di essere eletto.
«È stato un processo farsa, è una vergogna. Sono un uomo innocente», ha commentato a caldo Trump che, come a suo solito, ha detto che “continuerà a combattere” e che “il vero verdetto sarà il 5 novembre“, alludendo alle elezioni presidenziali di Usa 2024. Non si risparmiato nel dire che “è stato un processo truccato, condotto da un giudice corrotto“.
E l’avvocato di Donald Trump Todd Blanche ha assicurato che “correremo in appello appena possibile“.
Dopo la sentenza, la Casa Bianca si è limitata ad affermare in maniera lapidaria: «rispettiamo la legge e lo Stato di diritto». Più incisivo invece l’intervento del presidente Joe Biden: «c’è un solo modo per tenere Trump fuori dallo Studio Ovale: andare alle urne e votare».
Le azioni di Trump Media crollano dopo la condanna, perdendo in Borsa il 6,5%. La società era scambiata a 48,44 dollari dopo la chiusura. Ieri aveva chiuso a 51,12 dollari durante il normale orario di apertura, il che gli dava una valutazione di 9 miliardi di dollari. La chiusura più alta è stata di 79,38 dollari il 26 marzo e la chiusura più bassa è stata di 22,84 dollari il 16 aprile.
La condanna può variare da un massimo di 4 anni di carcere alla messa in prova sino ad una multa. Il giudice che presiede, il giudice Juan Merchan, ha fissato la sentenza per l’11 luglio, pochi giorni prima dell’inizio del 15 luglio della Convenzione nazionale repubblicana che dovrebbe nominare formalmente Trump presidente.