Segno più sulle borse del Vecchio Continente che, anche grazie ai dati macro, sfruttano un miglioramento del settore manifatturiero nell’Eurozona.
Guardando le singole piazze di scambio si vede il Ftse Mib chiudere a 0,5%, il Dax salire dello 0,6% mentre il Cac 40 non va oltre lo 0,06% e il Ftse 100 scende dello 0,1%, unica eccezione.
Nello stesso moemnto Wall Street vede sotto pressione sia l’S&P 500 a -0,2% che il Dow a -0,6%. Si salva solo il Nasdaq a +0,2%.
In rialzo l’eurodollaro che arriva a quota 1,089 mentre l’oro viene scambiato a 2.342,8 dollari l’oncia. Crollo del petrolio (Light Sweet Crude Oil) che perde il 3,7% a 74,15 dollari per barile.
Spread a 129 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta a 3,85%.
Tra i titoli di Piazza Affari si mettono in evidenza Telecom, Leonardo, Poste Italiane e Snam.
Sotto pressione invece Amplifon, Saipem, Tenaris, Pirelli e D’Amico.