L’Opec+ ha deciso di estendere i tagli alla produzione di greggio fino al 2025 nel tentativo di sostenere il mercato in un contesto di debole crescita della domanda, alti tassi di interesse e crescente produzione rivale statunitense. Negli ultimi giorni infatti i prezzi del petrolio greggio Brent sono stati scambiati intorno agli 80 dollari al barile, al di sotto di quello di cui molti membri dell’OPEC+ hanno bisogno per pareggiare i propri bilanci. Le preoccupazioni per la lenta crescita della domanda nel principale importatore di petrolio, la Cina, hanno pesato sui prezzi insieme all’aumento delle scorte petrolifere nelle economie sviluppate.
I membri dell’OPEC+ stanno attualmente tagliando la produzione per un totale di 5,86 milioni di barili al giorno (bpd), ovvero circa il 5,7% della domanda globale. Questi includono 3,66 milioni di barili giornalieri di tagli, che sarebbero dovuti scadere alla fine del 2024, e tagli volontari da parte di otto membri di 2,2 milioni di barili giornalieri, con scadenza alla fine di giugno 2024. In quest’ultima riunione l’OPEC+ ha concordato di estendere i tagli di 3,66 milioni di barili al giorno di un anno, fino alla fine del 2025, e di prolungare i tagli di 2,2 milioni di barili al giorno di tre mesi, fino alla fine di settembre 2024.
L’OPEC+ eliminerà gradualmente i tagli di 2,2 milioni di barili al giorno nel corso di un anno da ottobre 2024 a settembre 2025. «Stiamo aspettando che i tassi di interesse scendano e una traiettoria migliore per quanto riguarda la crescita economica, non sacche di crescita qua e là», ha detto ai giornalisti il ministro dell’Energia saudita, il principe Abdulaziz bin Salman.
L’OPEC prevede che la domanda di greggio OPEC+ raggiungerà una media di 43,65 milioni di barili al giorno nella seconda metà del 2024, il che implica un calo delle scorte di 2,63 milioni di barili al giorno se il gruppo manterrà la produzione al tasso di aprile di 41,02 milioni di barili al giorno.
L’OPEC+ terrà la sua prossima riunione il 1° dicembre 2024.