L’intesa, con vigenza dal 1 giugno 2024 fino al 31 dicembre 2027, definisce un aumento contrattuale a regime di 200 euro al quarto livello, da riparametrare per gli altri. La prima tranche di aumento salariale di 50 euro sarà corrisposta con la retribuzione del mese di giugno 2024; seguiranno altre 4 tranche di 40, 40, 30 e 40 euro.
Sulla classificazione del personale è stato rivisto l’impianto esistente, aggiornando le figure professionali rispetto all’evoluzione dei vari comparti. In relazione alla richiesta sindacale di specificare, per le addette mense, il passaggio dal sesto livello al sesto super, dopo lungo confronto, le parti hanno confermato l’automatismo del passaggio, rivedendone le tempistiche.
Significativi gli interventi sulle politiche di genere, inserite per la prima volta nell’articolato normativo le misure di contrasto alle molestie e violenze nei luoghi di lavoro, prevedendo percorsi di formazione e informazione, tra i quali un’ora di assemblea retribuita dedicata e aggiuntiva.
Rivisitati, aggiornandoli alle norme di legge, gli articolati riferiti ai congedi di maternità e paternità obbligatori e facoltativi, migliorando l’articolato esistente, anche in riferimento alle pari opportunità e alla parità di genere. Per le lavoratrici e i lavoratori part time è stato confermato un esame congiunto volto al consolidamento del lavoro supplementare svolto in maniera continuativa.
Soddisfazione in casa sindacale per la sottoscrizione dell’intesa.
Infine, le organizzazioni sindacali rimarcano che «questo rinnovo manda un chiaro segnale anche alle aziende aderenti ad ANIR e ANGEM, perché riconosce la specificità del comparto e le chiama ad una assunzione di responsabilità, in mancanza della quale il sindacato continuerà a mettere in campo le iniziative di lotta necessarie a tutelare il giusto riconoscimento del Contratto rinnovato a tutte le lavoratrici e ai lavoratori».