Nelle vie del lusso delle principali città italiane e internazionali la componente high street si confermerà trainante per il segmento immobiliare anche nei prossimi anni. La notizia arriva dal Global luxury report di Savills, la società britannica leader nei servizi immobiliari con sede a Londra, dal quale emerge che in un mercato immobiliare che sta diventando sempre più competitivo e strategico per i marchi di lusso, cresce l’enfasi sull’acquisizione e gestione di proprietà immobiliari come parte integrante della strategia aziendale nel settore global luxury retail.
«Continua il momento positivo per il mercato high street, in particolare nelle principali destinazioni turistiche italiane dove il numero di nuove aperture e i canoni sono in costante aumento», ha commentato Francesca Cattagni, head of high street leasing di Savills.
Il luogo non è affatto casuale. Anzi fa decisamente la differenza. «In Italia, Milano rimane la principale destination per il comparto luxury, dove la domanda di spazi resta costantemente elevata a fronte di una disponibilità molto limitata – ha precisato la Cattagni, aggiungendo che – il capoluogo lombardo è la prima meta in Italia per i brand che desiderano rafforzare la propria presenza e market share o mettere la prima bandiera con l’apertura del primo flagship italiano».
«La disponibilità di spazi continua però a essere prossima allo zero soprattutto nel cosiddetto Quadrilatero della moda e in particolare in via Montenapoleone dove non sono presenti negozi sfitti se non solo apparentemente», ha proseguito Cattagni.
Considerando i canoni, Via Montenapoleone detiene un posto sul podio non solo a livello nazionale ed europeo, la prima in Italia e la prima d’Europa ma anche a livello internazionale, considerati i canoni prime pari a 15.000 €/mq/anno, in aumento nel corso degli ultimi dodici mesi.
Segue poi Roma, che vanta diverse vie del lusso tra storicità e turismo: tra queste spicca Via Condotti, la seconda strada più cara italiana, dove i canoni prime di locazione hanno raggiunto i 13.000 €/mq/anno. La capitale sta mostrando un rinnovato interesse, grazie alla ripresa del turismo e a un rilancio dell’offerta visibile in diversi progetti di riqualificazione in grado di attrarre nuovamente brand consolidati e new comer.
Firenze rappresenta un’altra meta importante del lusso, in particolare via de’ Tornabuoni dove gli affitti prime rimangono stabili; la città rimane una delle best destination per i brand alla ricerca del perfetto mix tra turismo e shopping destination. Venezia viaggia sul binario parallelo di Firenze garantendo un forte appeal e una ricerca spasmodica di spazi che non si trovano.
Infine osserviamo come negli ultimi anni le destinazioni luxury leisure, come sea-resort e ski-resort, stiano sempre più generando forte interesse nei brand del lusso che trovano nelle destinazioni leisure una nuova quota di mercato e una sempre più forte sinergia in combinata con hotellerie ed eccellenza.
Milano, come anticipato, si conferma anche la capitale del lusso a livello globale. Via Montenapoleone ha infatti mantenuto la sua posizione come location high street più cara d’Europa, seguita da Bond Street a Londra (con canoni al metro quadrato per anno pari a €12.200) e agli Champs Elysées a Parigi, location ibrida tra lusso e mass market (con canoni superiori a €7.400).
Una sorta di classifica delle vie più care a livello mondiale vede in pole Tsim Sha Tsui, a Hong Kong, con canoni al metro quadrato per anno pari a 18.321 euro, seguita proprio da Via Montenapoleone a Milano e Bond Street a Londra.