«L’inflazione di fondo nella zona euro si sta dimostrando particolarmente tenace. Non dovremmo essere troppo sicuri di noi stessi, troppo ottimisti. In questo mondo molto incerto, dobbiamo essere molto cauti, non mostrare alcuna compiacenza nel nostro mandato di lotta contro l’inflazione. Il lavoro non è finito». Anche Joachim Nagel, membro del Consiglio direttivo della Bce, invita alla cautela, a non accelerare sul taglio dei tassi per non vanificare quanto fatto finora con le politiche monetarie restrittive adottate .
Il presidente della Bundesbank ha ribadito , come altri colleghi prima di lui, che non abbasseranno in automatico i tassi, ma valuteranno le condizioni “riunione per riunione”.
Secondo il membro del Consiglio direttivo Bostjan Vasle invece sono probabili ulteriori riduzioni dei tassi di interesse nell’area euro se si materializzeranno le aspettative della Banca Centrale Europea per un ulteriore rallentamento dell’inflazione. «Se lo scenario di base si realizza e i dati sono favorevoli, allora possiamo probabilmente aspettarci ulteriori tagli dei tassi già quest’anno, e poi anche l’anno prossimo», ha detto il capo della banca centrale slovena al quotidiano Finance.
Ricordiamo che ad inizio giugno la Bce ha finalmente operato il primo taglio tanto atteso dal 2019. Christine Lagarde dal canto suo ha fatto capire di esser aperta a ulteriori tagli, con gli operatori che ne aspettano altri due entro il 2024, ma la tempistica dipenderà dal ritmo dell’inflazione europea, già rivista al rialzo. I prossimi ribassi, come sottolineano gli analisti, non sono scontati. Gli ufficiali escludono quasi del tutto un secondo intervento a luglio.