Ovs cresce nel primo trimestre. Il gruppo veneto, che possiede anche Upim, Blukids, Croff e Stefanel, registra ricavi pari 352,2 milioni di euro, in aumento del 5%, e prosegue il trend a rialzo riportato nello stesso periodo dello scorso anno fiscale. Andamento positivo anche per l’ebidta rettificato, che ha raggiunto i 29,7 milioni (+8%), e per l’ebidta margin che si attesta a l’8,4% rispetto al 8,2% del 2023.
«La crescita delle vendite ha interessato i principali marchi del gruppo, nonostante i ritardi di consegne causati dalla crisi del canale di Suez», ha commentato Stefano Beraldo, Ceo del gruppo.
«L’andamento assume ancora maggiore rilievo considerando il confronto con il forte aumento registrato nel medesimo periodo dello scorso esercizio. Ottima la performance del brand Upim, sia nei negozi diretti che in quelli in franchising», ha aggiunto.
In particolare, la società ha spiegato che le vendite del nuovo flagship di Venezia, aperto ad aprile, sono state sopra ogni aspettativa. Il negozio, in quattro piani e duemila metri quadrati, è stato trainato dalla nuova collezione Piombo contemporary, che starebbe riscontrando «un forte gradimento in tutta Italia», ma anche da una grande area beauty, a cui sono stati dedicati oltre 150 metri quadrati.
I negozi diretti hanno infatti guidato la crescita del gruppo, registrando ricavi in aumento 5,1%, ma, dopo un esercizio 2023 in calo, anche il canale franchising è tornato a crescere, con un rialzo delle vendite pari al 3,2%. Per quanto riguarda i marchi in portafoglio, Upim e Ovs, i principali del gruppo, hanno guidato la buona performance. Upim ha registrato vendite pari 86,3 milioni, in crescita del 5,9%, mentre Ovs ha riportato ricavi per 23,5 milioni, in aumento del 7,3%.