«La Banca Centrale Europea può continuare a ridurre i tassi d’interesse se l’inflazione continua a diminuire come previsto». E’ quanto ha dichiarato oggi a Reuters il responsabile politico della BCE Martins Kazaks, in un’intervista a margine di una conferenza a Dubrovnik, in Croazia.
Kazaks ha detto che l’inflazione sarà irregolare ma è sulla strada per raggiungere l’obiettivo del 2% della BCE l’anno prossimo, giustificando ulteriori tagli a condizione che i dati continuino ad arrivare come la banca centrale si aspetta. «L’incertezza rimane alta, ma ovviamente siamo su un percorso di riduzione dell’inflazione – ha spiegato il governatore della banca centrale lettone. – Possiamo rimuovere alcune restrizioni, ma dovremmo mantenere un certo grado di restrittività e muoverci di riunione in riunione osservando i dati».
Si è detto confortato dalle attuali aspettative del mercato, che prevedono una o due riduzioni dei tassi di 25 punti base ciascuna entro la fine di quest’anno, seguite da altre due l’anno prossimo. Ma ha aggiunto che ci sono ancora diverse variabili, come la crescita dei salari e se le aziende saranno in grado di assorbirla o finiranno per trasferirla ai clienti.
Ricordiamo che ad inizio giugno la Bce ha finalmente operato il primo taglio tanto atteso dal 2019. Christine Lagarde dal canto suo ha fatto capire di esser aperta a ulteriori tagli, con gli operatori che ne aspettano altri due entro il 2024, ma la tempistica dipenderà dal ritmo dell’inflazione europea, già rivista al rialzo. I prossimi ribassi, come sottolineano gli analisti, non sono scontati. Gli ufficiali escludono quasi del tutto un secondo intervento a luglio.