Le aziende automobilistiche in Cina hanno venduto per la prima volta più auto rispetto alle loro controparti statunitensi. I marchi cinesi, guidati da BYD con sede a Shenzhen, hanno venduto 13,4 milioni di nuovi veicoli lo scorso anno, mentre i marchi americani ne hanno venduti circa 11,9 milioni secondo un rapporto pubblicato dal ricercatore Jato Dynamics. Si tratta rispettivamente di un aumento del 23% rispetto all’anno precedente e del 9%.
I produttori di automobili cinesi hanno conquistato quote di mercato considerevoli in Medio Oriente, Eurasia e Africa, registrando allo stesso tempo una crescita in America Latina e Sud-Est asiatico, afferma il rapporto. Nel frattempo, alcuni marchi cinesi hanno acquisito quote anche nelle economie sviluppate, tra cui Europa, Australia, Nuova Zelanda e Israele.
La crescita è avvenuta nonostante la crescente animosità commerciale tra Cina e Occidente e altri fattori come i conflitti in Europa, gli alti tassi di interesse e gli alti prezzi dei veicoli.
Ma nel 2024 il settore dovrà far fronte a maggiori difficoltà commerciali, con un numero sempre maggiore di paesi che adotteranno misure per proteggere l’industria locale dalle esportazioni cinesi a basso costo.
Questa settimana l’ UE ha annunciato un aumento delle tariffe sui veicoli elettrici cinesi fino al 38%. Ciò avviene dopo che gli Stati Uniti hanno quadruplicato le tariffe sui veicoli elettrici cinesi portandoli al 100%.