Dati contrastanti giungono dal commercio in Italia. L’Istat stima una crescita congiunturale delle esportazioni ad aprile del 2,3% e una riduzione delle importazioni dell’1,1% rispetto al mese precedente. Su anno invece entrambi i dati sono positivi: +10,7% per l’export e +1,4% per l’import. Come spiega l’Istat la crescita annua delle vendite italiane all’estero, “coinvolge quasi tutti i principali paesi partner commerciali, Ue ed extra Ue, inclusa la Germania, dopo un anno di ininterrotta flessione“.
Tra i settori che più contribuiscono alla crescita tendenziale dell’export si segnalano: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+50,7%), articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti non classificati altrove (n.c.a.) (+53,6%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+19,3%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+8,9%). Diminuiscono su base annua le esportazioni di autoveicoli (-15,6%) e mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (-5,7%).
Nel trimestre febbraio-aprile 2024, rispetto al precedente, l’export aumenta dell’1,9%, l’import dello 0,7%.
Nei primi quattro mesi del 2024 il saldo commerciale dell’Italia è positivo per 17,6 miliardi di euro, un valore oltre dieci volte superiore rispetto allo stesso periodo del 2023 quando era +1,5 miliardi. Bene anche il dato di aprile, in surplus per 4,8 miliardi dopo il+362 milioni del 2023.