Secondo il numero uno del FMI Kristalina Georgieva in Europa l’inflazione è in fase discendente mentre la forza economica del Vecchio Continente si va assestando.
«Non c’è tempo da perdere perché la zona euro si concentri sulla produttività» e sfrutti pienamente il potenziale del suo prezioso mercato unico. Chiaro l’aumento dei consumi e gli investimenti che i grandi nomi sono proni a fare nella regione potrebbero essere favoriti dagli attesi tagli dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea.
Resta da vedere, però, una maggiore flessibilità del mercato del lavoro, l’unione bancaria e l’unione dei capitali.
«In secondo luogo – continua la Georgieva – vogliamo vedere molta più attenzione all’innovazione, investendo per rendere possibile la realizzazione in Europa di business basati sull’innovazione. In questo momento, l’Europa sembra un supermercato di idee per gli Stati Uniti. Molto di ciò che viene inventato qui finisce per essere commercialmente fattibile e su larga scala laggiù».
Il FMI ritiene che una maggiore integrazione del mercato unico potrebbe contribuire a rilanciare la crescita economica della regione.