Pechino deve porre fine alla crisi immobiliare che ha lasciato l’economia pericolosamente dipendente dalle esportazioni, proprio mentre le guerre commerciali si intensificano nuovamente, prima che vada fuori controllo e minacci la sopravvivenza di sviluppatori di prim’ordine come China Vanke Co, sostenuta dallo Stato.
Ci prova il ministero dell’Edilizia e dello Sviluppo Urbano e Rurale della Cina ha esortato i governi locali ad acquistare abitazioni commerciali completate per destinarle a alloggi a prezzi accessibili nelle città, come parte degli sforzi del paese per ridurre lo stock di case invendute nel mezzo di una grave crisi immobiliare che ha già portato alla liquidazione di alcuni giganti del settore e rischia di produrre una crisi del credito.
I governi locali, secondo quanto scrive l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua, devono valutare accuratamente la domanda di alloggi a prezzi accessibili nell’area e l’inventario delle abitazioni commerciali completate. E’ necessario garantire che queste abitazioni siano di dimensioni appropriate, ragionevolmente prezzate e situate in aree adeguate.
Il mese scorso, la banca centrale cinese PBoC si è impegnata a creare una struttura di finanziamento che supporti le imprese statali locali nell’acquisto di immobili non venduti da destinare ad abitazioni a prezzi accessibili per i cittadini. Ben 42 miliardi di dollari dalla banca centrale per aiutare i governi locali ad acquistare milioni di case invendute da promotori immobiliari.
Programmi pilota simili sono stati lanciati in otto città lo scorso anno, ma il loro effetto sulla stabilizzazione dei mercati immobiliari è stato limitato e sembra che solo una parte dei fondi stanziati sia stata utilizzata.