Rallenta ma rimane in espansione, anche se a filo, l’attività manifatturiera del Giappone per il secondo mese consecutivo a giugno, anche se il ritmo di crescita è rallentato a causa del calo degli ordini e dell’intensificarsi della pressione sui costi.
In particolare l’indice dei responsabili degli acquisti manifatturieri (PMI) si è attestato a 50,1 a giugno, in leggero calo rispetto a 50,4 di maggio, ma ancora al di sopra della soglia critica dei 50 punti che separa la crescita dalla contrazione su base mensile.
L’indice PMI dei servizi flash della Au Jibun Bank è sceso a 49,8 a giugno rispetto a 53,8 di maggio. L’indice si è contratto per la prima volta da agosto 2022. I fornitori di servizi giapponesi hanno suggerito che la produzione era limitata a causa dei vincoli di manodopera anche se continuavano ad assumere più personale. Anche l’inflazione dei costi di produzione del settore è aumentata a giugno, ma le aziende hanno aumentato le tariffe medie al ritmo più lento in sette mesi per sostenere le vendite.
Il PMI composito, che combina l’attività del settore manifatturiero e dei servizi, è sceso a 50,0 a giugno da 52,6 di maggio.