Calano le segnalazioni di operazioni finanziarie sospette, dopo la rilevante crescita degli ultimi anni, e tra queste c’è un forte ridimensionamento di quelle relative alla cessione dei crediti di imposta: è quanto emerge dal rapporto 2023 dell’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia.
L’anno scorso l’Unità ha ricevuto 150.418 segnalazioni di operazioni sospette, 5.008 in meno rispetto al 2022, -3,2%.
Quelle sulle cessioni di crediti sono calate da 2.816 a 743, «anche per effetto delle modifiche normative che, a partire dal 2021, hanno inciso sulla cedibilità dei crediti di imposta generati da interventi edilizi».
Nel 2023 la l’Uif ha avviato un progetto per la realizzazione di un sistema per il monitoraggio della qualità della collaborazione attiva, basato su indicatori riferiti al grado di partecipazione al sistema antiriciclaggio, alla qualità sostanziale, all’accuratezza formale della compilazione delle SOS e alla tempestività della collaborazione. All’inizio del 2024 sono entrati in vigore i nuovi indicatori di anomalia, pubblicati dalla Uif nel maggio 2023.
Sul fronte delle tipologie di sospetto, Serata ha rilevato come sia « »significativo il flusso segnaletico connesso con le politiche di sostegno dell’economia e in particolare con il Pnrr. Le garanzie pubbliche hanno favorito l’accesso al credito di clientela con ridotta capacità finanziaria di rimborso e connotata da plurime anomalie sotto il profilo dell’antiriciclaggio. Resta elevato il numero di segnalazioni potenzialmente riconducibili alla criminalità organizzata.
«In tutti gli ambiti – ha poi avvertito – si registra un crescente utilizzo di strumenti FinTech finalizzati principalmente a ostacolare la tracciabilità dei flussi finanziari; inoltre, è sempre maggiore la rilevanza e la diffusione del fenomeno delle frodi agevolate dall’uso di strumenti informatici».
«I controlli ispettivi e cartolari dell’Unità, raddoppiati rispetto all’anno precedente, hanno riguardato anche settori innovativi e a elevato rischio, quali il crowdfunding, la compravendita di crediti fiscali tramite piattaforme digitali e il ricorso a servizi di Iban virtuali».
Sono inoltre emersi rischi di riciclaggio associati all’acquisto di voucher per la distribuzione di moneta elettronica, ha detto il direttore, la ricarica di conti di gioco e la prestazione di servizi in attività virtuali senza l’identificazione dei relativi acquirenti.
«Il monitoraggio dei bonifici esteri rilevati nelle Segnalazioni Antiriciclaggio Aggregate ha portato all’identificazione di flussi potenzialmente illeciti verso la Russia triangolati con paesi terzi – ha sottolineato Serata – Nel quadro dell’analisi strategica sono proseguiti gli approfondimenti su illeciti perpetrati mediante l’utilizzo di imprese che facilitano le frodi c.d. carosello Iva anteponendosi alle società cartiere e rendendo più complicata l’individuazione delle frodi. Sono stati sviluppati indicatori di irregolarità nell’utilizzo di fondi pubblici e definite misure di rischio per le gare d’appalto».
Le richieste di informazioni da parte dell’Autorità giudiziaria e degli Organi investigativi sono significativamente aumentate a +31,3%. Il nuovo Protocollo di intesa siglato alla fine del 2023 fra la Uif, la Dna, il Dipartimento di Pnel pubblica sicurezza e la Guardia di Finanza punta a razionalizzare le modalità di scambio delle informazioni e a valorizzarne la condivisione fra i partecipanti.
«Infine, allo scopo di consolidare la fiducia dei segnalanti e dei cittadini nel sistema antiriciclaggio e di tutelarne l’efficacia, la Uif ha rafforzato i presìdi a tutela della sicurezza dei sistemi informatici e della riservatezza delle informazioni. In particolare, sono state aggiornate le disposizioni interne sull’utilizzo del patrimonio informativo dell’Unità, con cautele aggiuntive per il trattamento dei dati più sensibili; sono stati rafforzati i controlli sugli accessi con ulteriori strumenti di monitoraggio. I controlli ispettivi e cartolari dell’Unità, raddoppiati rispetto all’anno precedente, hanno riguardato anche settori innovativi e a elevato rischio, quali il crowdfunding, la compravendita di crediti fiscali tramite piattaforme digitali e il ricorso a servizi di Iban virtuali».
Sono inoltre emersi rischi di riciclaggio associati all’acquisto di voucher per la distribuzione di moneta elettronica, ha detto il direttore, la ricarica di conti di gioco e la prestazione di servizi in attività virtuali senza l’identificazione dei relativi acquirenti.
«Il monitoraggio dei bonifici esteri rilevati nelle Segnalazioni Antiriciclaggio Aggregate ha portato all’identificazione di flussi potenzialmente illeciti verso la Russia triangolati con paesi terzi», ha sottolineato e concluso Serata.