«Una maggiore frequenza dei controlli, non limitati alle posizioni rilevanti ma caratterizzati da un’azione più estesa, necessaria per contrastare l’evasione diffusa che tuttora caratterizza la situazione italiana». Questo afferma il presidente di coordinamento delle Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei Conti Enrico Flaccadoro nella sua relazione sul rendiconto generale dello Stato 2023.
«Guardando all’azione dell’amministrazione tributaria per il recupero del gettito, se crescente rilievo assume l’invio delle cosiddette lettere di compliance, continuano ad essere inferiori ai risultati pre-pandemia e a ridursi ancora nel 2023 gli accertamenti dell’Agenzia delle entrate: oltre 175 mila contro i circa 190 mila del 2022 e i 267 mila del 2019, quelli ordinari», ha continuato.
In occasione dell’udienza a Sezioni riunite della Corte dei Conti anche il commento di Pio Silvestri, procuratore generale presso Corte dei Conti sul superbonus, tema molto dibattuto in queste settimane anche dal governo, su quanto pesi in termini di debito pubblico e in termini di crescita economica futura.
«Negli ultimi anni le diverse agevolazioni all’edilizia in Italia hanno effettivamente contribuito al rilancio economico e al miglioramento dello stato degli edifici, ma non sono mancate le truffe, le indebite percezioni e, in particolare, per il cosiddetto Superbonus, che sconta agevolazioni fino al 110% ricadute assai negative sul bilancio dello Stato», afferma Silvestri nella sua requisitoria
«Progressivamente la misura, originariamente prevista per gli interventi realizzati fino al 31 dicembre 2021, è stata estesa con effetti vieppiù incontrollati sul bilancio dello Stato – rileva – Solo di recente sono state introdotte misure più stringenti per mitigare gli effetti negativi sulle finanze pubbliche, pur con la necessità di contemperare le aspettative di quanti si sono venuti a trovare in situazioni giuridiche governate da norme diverse, non avendo neppure completato i lavori iniziati».
«Si può ben dire che gli effetti negativi di finanza pubblica di tali misure, che hanno assunto una dimensione macroscopica, sono ascrivibili all’ampliamento degli obiettivi dell’agevolazione e alle ripetute estensioni temporali della misura, che hanno, appunto, generato un aumento della spesa ben oltre le aspettative iniziali; ovviamente anche la diffusione di comportamenti fraudolenti – aggiunge Silvestri – ha contribuito ad ampliare gli effetti finanziari della misura».
«Non è un caso che, tra le motivazioni della procedura di infrazione per eccesso di deficit, appena aperta dalla Commissione Ue sull’Italia un peso rilevante lo abbia avuto proprio lo sbilancio degli oneri connessi al superbonus».
E ancora Guido Carlino, presidente della Corte dei Conti nella sua introduzione alla relazione in udienza dei Presidente di coordinamento delle Sezioni riunite in sede di controllo, ha voluto affrontare il tema della trasparenza e della leggibilità dei bilanci.
«In Italia, anche a seguito del varo delle nuove regole del Patto di stabilità e di crescita dell’Ue è opportuna un’attenta valutazione sulla revisione della struttura del bilancio dello Stato, ove assumono centralità i profili della trasparenza e della leggibilità, che rendono chiara la correlazione fra risorse finanziarie e finalità della spesa; facilitano, in fase previsionale, una più consapevole allocazione degli stanziamenti in bilancio e, a consuntivo, assicurano un più puntuale controllo contabile», afferma il presidente della Corte dei Conti Guido Carlino.
«Nell’ambito delle riforme abilitanti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, merita una ponderata riflessione, anche in termini di coerenza con le varie fonti del nostro ordinamento istituzionale e contabile, l’implementazione di un sistema unico di contabilità economico patrimoniale per il settore pubblico – aggiunge Carlino – basato sul principio accrual, inteso a razionalizzare le procedure contabili e la rappresentazione delle risultanze gestionali».