Nuovi guai per Meta che riceve un altro stop, questa volta dal Brasile. L’Autorità per la protezione dei dati del Brasile ha adottato un provvedimento d’urgenza in cui ordina alla società di Zuckerberg di sospendere immediatamente la sua nuova privacy policy. La policy avrebbe consentito a Meta di utilizzare i dati personali dei 109 milioni di brasiliani che hanno un account attivo su Facebook e dei 113 milioni su Instagram per addestrare i sistemi di intelligenza artificiale generativa. Secondo il Garante brasiliano “c’è il rischio di danni gravi” e gli utenti non sarebbero stati informati a sufficienza “delle possibili conseguenze”.
Ad inizio giugno lo stesso provvedimento era stato deciso dalla Ue che ora non è più sola in questa attività di scrutinio nei confronti dell’uso che in alcuni casi rischia di essere spregiudicato dei nostri dati personali per l’addestramento dell’AI della Big Tech.
Meta si è detta delusa dalla decisione sostenendo di non essere l’unica azienda ad aver attuato tali pratiche e di essere “più trasparente di molti altri operatori del settore”.