Dopo quanto detto da S&P, altri timori per il risultato delle ultime elezioni in Francia (una situazione definita come “circostanze senza precedenti”) sono stati espressi da Moody’s. A rischio anche in questo caso il rating creditizio del Paese. Alla base della decisione la possibile crisi politica derivante da un parlamento, se non bloccato, soggetto però ad un’ampia coalizione che renderebbe arduo il percorso di gestione del debito e di attuazione delle riforme.
Secondo quanto affermato da Moody’s «Alla luce dei vincoli che ogni futuro governo dovrà affrontare, è improbabile che assisteremo a un consolidamento fiscale basato sulla spesa nel 2025». «Pertanto, le implicazioni fiscali dell’esito delle elezioni sono negative per il credito» ha affermato l’agenzia di rating che su Parigi ha deciso un outlook Aa2 “stabile”