Per il 2025 l’outlook sui rating sovrani dell’Eurozona è stabile. E’ quanto si legge in un report di Moody’s, secondo cui “quest’anno la crescita continuerà e i disavanzi fiscali si ridurranno per la maggior parte degli Stati dell’area euro, man mano che svaniranno gli effetti dei molteplici shock degli ultimi anni“.
Secondo l’agenzia di rating la normalizzazione dell’inflazione e gli ulteriori tagli dei tassi di interesse sosterranno i consumi, gli investimenti e la crescita complessiva dell’Eurozona. Anche se i tassi di crescita rimarranno forti per molti Stati del sud, la crescita rimarrà lenta nelle grandi economie come Francia, Germania e Italia. Questo manterrà il tasso di crescita dell’Eurozona relativamente contenuto, pari all’1,2% del Pi, rispetto allo 0,7% del 2024, anche se una ripresa della crescita per Francia e Germania nel 2026 porterà il tasso di crescita complessivo all’1,5% in quell’anno.
Ma le crescenti tensioni commerciali e il potenziale indebolimento del sostegno degli Stati Uniti alla sicurezza dell’Europa rappresentano un fattore di rischio.
In questo contesto grandi economie come la Germania e la Francia devono far fronte a pressioni creditizie, anche se di diversa natura e intensità.
Sul fronte del deficit si prevedono progressi rapidi nella riduzione dal momento che “il graduale disimpegno del superbonus, le misure anti-evasione fiscale e i tagli alla spesa contribuiranno a ridurre il deficit fiscale al 3,5% del Pil nel 2025 dal 4,6% nel 2024“.