Secondo quanto rilevato da Arera l’Italia nel 2023 avrebbe importato quasi il 17% dell’energia elettrica consumata, un quantitativo tra i più alti negli ultimi 20 anni. Parallelamente la produzione nazionale è scesa del 7% (264,3 Twh) dovuto per lo più ad un calo della produzione termoelettrica. Guardando i singoli operatori al primo posto nella produzione di energia elettrica con il 17% del totale c’è Enel, in calo rispetto al 18% nel 2022. In calo anche a quota di mercato che dal 36% è scesa al 32%, complice anche la liberalizzazione del mercato. Sempre sul fronte della produzione, Eni si piazza al secondo con il 9,5%
In aumento, invece, il prezzo medio lordo dell’elettricità per le famiglie con un +6% lo scorso anno visto lo stop governativi di incentivi ed agevolazioni. Guardando alla zona euro, poi, le famiglie tedesche sembrano aver pagato prezzo medio lordo più alto per l’elettricità, l’Italia era al secondo seguiti, nell’ordine da Francia e Spagna.