La Camera ha votato la fiducia al Dl Agricoltura che diventa legge con 181 sì e 111 no sui 296 votanti complessivi. I
l testo del disegno di legge di conversione del Dl Agricoltura recante disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale è lo stesso approvato la scorsa settimana dal Senato.
«Siamo davanti all’ennesima fiducia, che non sarà l’ultima, su un provvedimento fondamentale per il Paese nel solco di un metodico svilimento della democrazia parlamentare. Votiamo in realtà su un decreto omnibus che non dà risposte strutturali al comparto agricolo che soffre da troppo tempo: l’emergenza climatica e la peste suina non sono arrivate adesso ma voi continuate a rincorrerle tardivamente. E solo adesso vi accorgete della siccità che attanaglia le regioni del sud dopo l’inefficacia dei 14 mesi di commissariamento che non hanno prodotto risultati apprezzabili», ha dichiarato la deputata dem Antonella Forattini, esprimendo il voto contrario del Pd alla fiducia posta dal governo sul Dl Agricoltura.
«Questo decreto ha la caratteristica di un omnibus in miniatura. Ci troviamo di tutto: dall’Agricoltura alla pesca, dai vigili del fuoco alle aree di crisi piuttosto che l’ex Ilva. L’apposizione della fiducia è assolutamente immotivata. Si conferma poi un problema di rapporti tra esecutivo e Parlamento: il Parlamento avrebbe il compito di legiferare ma ormai non svolge più questa funzione, ridotto al ruolo di passacarte, con anche gli ordini del giorno stravolti. L’imbarazzo è forte in tutti i gruppi, pure in quelli di maggioranza», ha detto Daniela Ruffino, deputata di Azione-Per, annunciando il voto contrario del Gruppo alla questione di fiducia posta dal Governo sul Dl Agricoltura.