L’inflazione in Nuova Zelanda ha rallentato più del previsto nel secondo trimestre, raggiungendo il livello più basso degli ultimi tre anni, nonostante le pressioni sui prezzi interni persistessero.
Il dato, misurato dall’indice dei prezzi al consumo, è sceso su anno al 3,3% dal 4% del primo trimestre, ha affermato oggi l’ufficio nazionale di statica. Gli economisti si aspettavano il 3,4% mentre la Reserve Bank aveva previsto il 3,6%.
Su mese invece i prezzi hanno visto un aumento dello 0,4% rispetto a tre mesi prima, meno della stima dello 0,5% degli economisti.
La Nuova Zelanda è entrata in una recessione tecnica lo scorso anno poiché il prodotto interno lordo del paese si è contratto dello 0,1% nel quarto trimestre del 2023 rispetto al trimestre precedente. Si è trattato di una contrazione inaspettata poiché gli economisti intervistati da Reuters si aspettavano una crescita dello 0,1%. La contrazione ha fatto seguito a un calo dello 0,3% del PIL nel trimestre terminato a settembre 2023, il che significa che il Paese ha vissuto due trimestri consecutivi di contrazione, la definizione appunto di recessione tecnica.