La situazione resta critica per i balneari italiani e non è di certo migliorata con la decisione della Corte di giustizia Ue che ha dichiarato legittimi gli espropri delle spiagge a fine concessione. E’ così che i gestori balneari e in particolare la Base Balneare con Donnedamare e Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria, hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, richiedendo la convocazione di una riunione di urgenza per arrivare a una risoluzione della situazione di forte incertezza che colpisce il settore del turismo balneare.
La richiesta, redatta e firmata insieme ad altre 5 associazioni a tutela della categoria, come abbiamo accennato, arriva all’indomani della sentenza della Corte di Giustizia Ue che ha dichiarato legittimi gli espropri balneari al termine delle concessioni e che lascerebbe in ginocchio un comparto che oggi conta oltre 30.000 imprese.
A testimonianza del valore generato dal settore, secondo un’anticipazione di uno studio condotto e coordinato dal Professor Daniele Marini dell’Università di Padova, per ogni euro speso in uno stabilimento balneare si genera un valore di 2,46 euro in Italia.
«Risulta dunque fondamentale che si arrivi a una ferma presa di posizione nei confronti della Commissione Europea, anche in considerazione dell’ultima sentenza della CGUE che non potrà che avere riflessi negativi sulla qualità oggi garantita dal settore, causando pesanti ricadute negative sull’economia nazionale».