Emerge un quadro variegato dall’ultima rilevazione sugliIcc, cioè gli indicatori sintetici dei costi complessivi annui di un conto corrente previsti dalla Banca d’Italia. Lo si legge in una ricerca compiuta da Altroconsumo per l’Economia de Il Corriere della Sera.
Secondo quanto emerso, i conti online continuano a costare meno dei tradizionali. Si risparmia fino all’80%. Da gennaio al 2 luglio il costo annuo dei conti tradizionali per la categoria Famiglie con uso medio della banca (228 operazioni all’anno) è salito del 2,12% a 173,38 euro.
Il Corriere della Sera ha commissionato ad Altroconsumo una rilevazione sugli Icc, cioè gli Indicatori sintetici dei costi complessivi annui di un conto corrente previsti dalla Banca d’Italia. Emerge un quadro variegato: salgono i costi per i giovani correntisti, calano le spese dei conti online per le famiglie e i pensionati ma aumentano i costi per chi usa la banca in modo tradizionale.
«Non c’è un sistema bancario, ci sono comportamenti differenziati. Anche sui conti correnti, come su altri prodotti e servizi, si notano le differenze tra le diverse banche. C’è concorrenza», dice Gianfranco Torriero, vice direttore vicario dell’Abi, associazione bancaria italiana.
Anche se molte banche non hanno ritoccato i listini resta infatti un punto: i conti online continuano a costare meno dei tradizionali. Si risparmia fino all’80%. Da gennaio al 2 luglio il costo annuo dei conti tradizionali per la categoria Famiglie con uso medio della banca (228 operazioni all’anno) è salito del 2,12% a 173,38 euro.
In termini di convenienza vince il Monte dei Paschi con 92,60 euro. Seguono Credem (138,70) e Mediobanca Premier, l’ex CheBanca! che ora si rivolge a clienti diversi: aumento del 33% ma è terza a 144 euro. Il picco si registra in Unicredit con 264,76 euro.
In media, i conti online per famiglie costano in media oggi 29,61 euro l’anno, in calo dell’8% da gennaio. In testa alla classifica dei più convenienti sono Bbva e Ing, entrambe con Icc a zero; seguono Widiba e Banca Sistema: 20 euro.
I giovani, in generale, risultano un po’ penalizzati: Unicredit non ha più una sezione specifica per loro (Buddybank), ma offre un conto dedicato (Genius Buddy) nel perimetro del gruppo, con servizi diversi. Per la promo di Unicredit sui giovani l’Icc sale da 14 a 52,50 euro, ma il canone di 34,80 euro è zero fino al 28 febbraio 2025. Ing invece incrementa per i giovani segue un’altra linea rispetto a famiglie e pensionati e aumenta le spese: l’Icc sale da 20 a 35 euro.