Terna chiude il secondo trimestre con un utile netto di gruppo che registra un incremento del 31% a 276,6 milioni di euro contro i 211,2 milioni nello stesso periodo del 2023. Lo si legge in una nota secondo cui nel semestre l’utile è stato pari a 544,8 milioni (+32,4%).
I ricavi del trimestre sono cresciuti del 16% a 896,3 milioni di euro (772,8 milioni nello stesso periodo del 2023).
La società ha chiuso il primo semestre con investimenti che superano il miliardo di euro, a 1,042 miliardi, in rialzo del 25,5% su base annua.
Nel periodo l’utile netto di gruppo pari a 544,8 milioni (+32,4%). I ricavi sono saliti a 1,75 miliardi (+18,1%), l’Ebitda a circa 1,26 miliardi (+23,4%).
A fine giugno, l’indebitamento finanziario netto si attesta a circa 10,33 miliardi, in diminuzione rispetto ai 10,45 miliardi di fine 2023.
«I risultati del semestre confermano l’impegno del Gruppo nel conseguire i propri obiettivi economico-finanziari e ci permettono di confermare pienamente la guidance per il 2024», ha commentato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna.
«Procediamo nell’esecuzione del Piano Industriale 2024-2028, presentato lo scorso marzo, e nella realizzazione delle opere strategiche per il Paese sia in termini di iter autorizzativi, sia in termini di approvvigionamento delle forniture. Sul totale degli investimenti previsti, infatti, oltre l’80% è stato già autorizzato e circa il 75% è coperto da contratti di acquisto già stipulati. Il programma di investimenti dei prossimi mesi rafforzerà il ruolo di Terna nel garantire un sistema elettrico sempre più sicuro, efficiente e adeguato a gestire la crescente capacità immessa in rete dalle fonti rinnovabili, aumentata di circa 3,7 GW nei primi sei mesi del 2024», ha concluso Di Foggia.