La camera bassa del parlamento russo prenderà in esame una legge che consenta di effettuare pagamenti internazionali tramite criptovalute. A confermarlo è anche il governatore della banca centrale russa Elvira Nabiullina. La decisione si inserisce all’interno della strategia di reazione per le sanzioni imposte a Mosca dagli Stati Uniti e dai loro alleati dopo l’attacco all’Ucraina.
“Oggi la Duma di Stato sta valutando una legge che consente transazioni in criptovalute nell’ambito di un regime sperimentale”, ha affermato Nabiullina, parlando nel Consiglio della Federazione Russa, la camera alta del parlamento russo. “Stiamo già discutendo i termini dell’esperimento con ministeri e dipartimenti, con le aziende e prevediamo che i primi pagamenti di questo tipo avranno luogo prima della fine di quest’anno”, ha affermato. Si potrebbe passare all’implementazione del rublo digitale già dal 2025.
Quella di oggi è una presa di posizione differente rispetto a quanto dichiarato dalle autorità di regolamentazione. Infatti all’inizio del 2022 Mosca aveva vietato non solo l’uso delle criptovalute per le transazioni ma anche il mining di valute digitali, citando minacce alla stabilità finanziaria, al benessere dei cittadini e alla sovranità della politica monetaria.