Il ministro delle finanze indonesiano prevede una crescita del PIL del secondo trimestre al 5% ma segnala rischi geopolitici che potrebbero avere ripercussioni sull’economia nazionale. Ha affermato che questi rischi, insieme alle incertezze globali relative ai tempi dell’allentamento monetario degli Stati Uniti, ai piani sul debito di Washington e alla curva dei rendimenti dei titoli del Tesoro, limiteranno gli afflussi di capitali verso i mercati emergenti, tra cui l’Indonesia.
Per tutto il 2024 si prevede che la crescita economica dell’Indonesia si attesterà su un intervallo compreso tra il 5% e il 5,2%. «Guardando al futuro, vediamo che l’aumento dell’attività economica interna continuerà fino alla fine del 2024 – ha affermato. – Dal punto di vista fiscale, l’esecuzione del bilancio 2024, in particolare sul fronte della spesa, sarà focalizzata sul mantenimento della stabilità dei prezzi».
La più grande economia del Sud-Est asiatico ha subito un duro colpo a causa del calo delle esportazioni di materie prime nell’ultimo anno. Il paese è il più grande esportatore mondiale di carbone termico, olio di palma e nichel. Ma nel trimestre gennaio-marzo la spesa per la campagna elettorale per le elezioni del 14 febbraio e l’aumento della spesa delle famiglie durante il mese sacro del Ramadan, iniziato a marzo, hanno sostenuto l’attività economica. In particolare la spesa pubblica è aumentata di quasi il 20% rispetto a un tasso di crescita di appena il 2,81% nei tre mesi precedenti. Quella delle famiglie ha visto un +4,91% su base annua, rispetto all’espansione del 4,47% del trimestre precedente. I consumi delle famiglie rappresentano oltre la metà del PIL indonesiano. La crescita degli investimenti, tuttavia, è scesa al 3,79% nel periodo gennaio-marzo, dal 5,02% del quarto trimestre 2023.
Per il 2024 il governo punta a una crescita del 5,2%, rispetto al 5,05% dell’anno scorso.