La tempesta perfetta che ha coinvolto i mercati oggi si è abbattuta anche sulle cripto. In particolare la più famosa delle criptovalute, il Bitcoin, ha subito un calo del 10% ancorandosi ai 52.500 dollari. Ma non è il solo. Anche il suo compagno, Ethereum è sceso del 14% con quotazioni che si aggirano sui 2.300 dollari. Il tutto a vantaggio dei beni rifugio rappresentati da oro, bund e Treasury Usa.
Partendo da questo quadro Simon Peters, crypto markets analyst di eToro ha dichiarato
«Oggi 300 miliardi di dollari sono stati cancellati dalla capitalizzazione del mercato delle criptovalute. Il Bitcoin ha subito un calo del 10% nella giornata di oggi e attualmente è scambiato a 52.500 dollari. Ethereum è sceso del 14% e attualmente è scambiato a 2.300 dollari, il prezzo più basso da gennaio di quest’anno. Il calo di Ethereum è stato aggravato dal trasferimento di 17.576 Ethereum (46,78 milioni di dollari) da parte di Jump Crypto nelle ultime 24 ore agli exchange centralizzati, segnali di potenziali vendite. I continui timori per il rimborso dei creditori da parte della defunta borsa Mt.Gox e l’intenzione di Jump Crypto di liquidare centinaia di milioni di dollari di posizioni in criptovalute, in particolare in Ethereum, hanno aggravato il sell-off dei mercati delle criptovalute. Gli indicatori tecnici, tuttavia, mostrano ora un ipervenduto, così come l’indice Crypto fear and Greed che lampeggia “Fear” (paura), che di solito è un segno di bottoming del prezzo, quindi è possibile che si assista a un rimbalzo da qui ai prossimi giorni, ma per quanto riguarda l’altezza di tale rimbalzo dobbiamo aspettare e vedere».