Come visto dalle Olimpiadi, la Francia è stata vittima di una lunga e anomala stagione delle piogge. La nazione d’oltralpe, però, è anche il più grande produttore di grano dell’Unione Europea e la stagione particolarmente piovosa ha creato gravi danni ai raccolti. Gli agricoltori, infatti sono stati costretti a ritardare le semine dopo aver dovuto constatare gravi perdite sugli ultimi raccolti che hanno raggiunto anche il 25%.
Perdite che oltre al grano, hanno coinvolto anche altri cereali. Alla luce di ciò il Ministero dell’Agricoltura teme che quello del 2024 posa essere il peggior raccolto di grano dagli anni ’80. A questo si aggiunge anche l’aumento dei prezzi per le attrezzature e i concimi che limitano ulteriormente i guadagni a loro volta ulteriormente ostacolati da norme stringenti per la salvaguardia ambientale.
Il paradosso, però, arriva nel momento in cui la Francia, che deve affrontare forniture limitate, si trova a dover gestire un’eccedenza di offerta a causa della produzione di altri paesi, in primis la Russia che, a differenza di Parigi, devono fare i conti con il problema inverso.
Poche le speranze di avere provvedimenti dal governo dal momento che l’esecutivo deve a sua volta gestire la delicata fase di passaggio dopo le ultime elezioni che non hanno consegnato al paese nessuna maggioranza solida.