Secondo quanto dichiarato da fonti Reuter, i servizi cloud di Amazon.com e Microsoft sarebbero usati da organizzazioni filogovernative cinesi per accedere a contenuti statunitensi soggetti a restrizioni e a tecnologie che gli Stati Uniti hanno cercato non far conoscere alla Cina. La strategia adottata da Pechino, secondo queste fonti, permetterebbe di accedere ai servizi cloud, come Azure di Microsoft, e successivamente a funzionalità dei microchip di Nvidia e del ChatGPT di OpenAI, di fatto vietati a Pechino.
Immediata la risposta di Amazon che ha sottolineato che Amazon Web Services “rispetta tutte le leggi statunitensi applicabili, comprese e leggi commerciali, per quanto riguarda la fornitura di servizi AWS all’interno e all’esterno della Cina”.