La compagnia aerea scandinava SAS ha completato la ristrutturazione ed è uscita dalla procedura fallimentare statunitense. Lo ha confermato la stessa compagnia aerea con sede in Svezia, specificando di aver ristrutturato più di 2 miliardi di dollari di debiti, adeguato la sua flotta di aeromobili e raggiunto accordi con le principali parti interessate, creditori e fornitori.
Il debito della compagnia aerea di bandiera di Danimarca e Svezia è esploso con la pandemia. La compagnia ha quindi avviato trattative con i creditori che vantano finanziamenti per circa due miliardi di euro, mai restituiti, per non parlare dei Governi dei due Paesi che hanno prestato 550 milioni di euro circa.
Ha dichiarato bancarotta nel luglio 2022, a marzo aveva ricevuto l’approvazione da un giudice fallimentare statunitense per il suo piano di riorganizzazione ai sensi del Capitolo 11, autorizzando la compagnia aerea a procedere con una ristrutturazione che includeva un investimento di 1,2 miliardi di dollari da parte di un consorzio di offerenti, tra cui il governo danese.
Inoltre ieri la SAS ha raggiunto un accordo salariale con il suo personale di cabina in Norvegia, spingendo i lavoratori a sospendere uno sciopero che ha costretto a lasciare a terra decine di voli dalla fine della scorsa settimana.