Goldman Sachs nell’ambito del suo piano di revisione annuale sarebbe intenzionata a tagliare diverse centinaia di posti di lavoro (si parla di 1.300 secondo alcune fonti, pari al 3-4% della sua forza lavoro) tra i dipendenti che hanno registrato le performance peggiori. Si tratta di una procedura di routine, ripresa dopo lo stop dovuto alla pandemia da Covid 19. Nel 2023 si è visto il taglio tra l’1% e il 5% della forza lavoro attiva, anche se nel corso degli anni i licenziamenti hanno visto un trend oscillante secondo l’andamento di mercato.
«Le nostre annuali valutazioni dei talenti sono normali, standard e consuetudinarie, ma per il resto non degne di nota», ha affermato un portavoce della banca d’affari alla stampa.
Goldman ha segnalato un utile del secondo trimestre più che raddoppiato a luglio, grazie a una solida sottoscrizione di debiti e alle negoziazioni a reddito fisso.