L’attività manifatturiera in Giappone ha subito una contrazione più lenta ad agosto grazie alla ripresa della produzione e dei nuovi ordini, secondo quanto ha mostrato oggi un sondaggio nel settore privato, offrendo una certa speranza per un’economia che sta iniziando a risollevarsi. In particolare l’indice finale dei responsabili degli acquisti (PMI) del settore manifatturiero giapponese di au Jibun Bank è salito a 49,8 punti ad agosto rispetto a 49,1 a luglio.
Nonostante l’aumento il dato rimane però al di sotto della soglia critica dei 50 punti che separa la crescita dalla contrazione per due mesi consecutivi.
Il sottoindice dell’output è cresciuto ad agosto, raggiungendo il livello più alto da maggio 2022, invertendo la contrazione di luglio. La ripresa dei nuovi ordini e la produzione in serie di nuovi prodotti hanno contribuito a incrementare l’output.
Le aziende rimangono fiduciose circa le prospettive aziendali prevedendo una ripresa generalizzata della domanda e della crescita economica.
Crescono intanto tra aprile e giugno gli investimenti delle aziende in Giappone, impegnate ad aumentare la capacità produttiva. Secondo i dati del Ministero delle finanze nipponico, la spesa in conto capitale nel secondo trimestre dell’anno mostra un’accelerazione del 7,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, trainata in particolare dalla domanda di apparecchiature per il settore della comunicazione.