Il governatore della banca centrale australiana ha ribadito oggi che i tagli dei tassi sono prematuri poiché l’inflazione resta troppo elevata. In un discorso a Sydney Michele Bullock ha affermato che riportare l’inflazione al di sotto della fascia obiettivo del 2-3% resta la massima priorità e quindi, almeno per il momento, la politica monetaria deve restare aggressiva. «Se l’economia evolverà in linea di massima come previsto, il consiglio non si aspetta di essere in grado di tagliare i tassi nel breve termine», ha affermato Bullock.
Bullock ha sottolineato che le pressioni inflazionistiche interne, ad esempio nel settore immobiliare e nei servizi di mercato, contribuiscono ancora a un’inflazione superiore all’obiettivo, uno dei motivi per cui si prevede che l’inflazione di fondo rallenterà fino a raggiungere la fascia obiettivo solo verso la fine del 2025. L’inflazione degli affitti rimarrà probabilmente elevata per qualche tempo, mentre la crescita dei costi del lavoro è ancora forte, riflettendo gli aumenti salariali e la debole crescita della produttività. Ed intanto l’economia è bloccata per la spesa delle famiglie che rallenta.
La RBA ha mantenuto i tassi stabili al 4,35% dallo scorso novembre, ritenendoli sufficientemente restrittivi da riportare l’inflazione al target, preservando al contempo l’aumento dell’occupazione. Un taglio della RBA entro dicembre è ormai quasi del tutto scontato.