La banca centrale cinese ha evitato di acquistare oro per le sue riserve per il quarto mese consecutivo ad agosto, secondo i dati ufficiali pubblicati sabato.
Le riserve auree della Cina ammontavano a 72,8 milioni di once troy fini alla fine del mese scorso. Il valore delle riserve auree, tuttavia, è salito a 182,98 miliardi di dollari rispetto ai 176,64 miliardi di dollari di fine luglio.
Quest’anno i prezzi dell’oro sono aumentati a causa delle scommesse sull’imminente taglio dei tassi d’interesse negli Stati Uniti e della domanda di beni rifugio guidata dall’incertezza geopolitica ed economica, con le banche centrali che hanno effettuato ingenti acquisti.
I prezzi dell’oro sono aumentati del 21% dall’inizio dell’anno e si attestano leggermente al di sotto del massimo storico di 2.531,60 dollari toccato il 20 agosto.
Prima della sospensione degli acquisti, la Banca Popolare Cinese (PBOC) aveva acquistato oro per 18 mesi consecutivi. La banca centrale è stata il più grande acquirente di oro al mondo nel 2023 e la sua decisione di sospendere gli acquisti ha contribuito a frenare la domanda degli investitori cinesi negli ultimi mesi.
Le riserve valutarie della Cina sono aumentate al livello più alto in oltre 8 anni e mezzo ad agosto, secondo i dati ufficiali pubblicati sabato, grazie soprattutto a un dollaro USA generalmente più debole.
Le riserve valutarie del Paese, le più grandi al mondo, sono aumentate di 31,8 miliardi di dollari, raggiungendo quota 3.288 miliardi di dollari il mese scorso, registrando la seconda espansione mensile consecutiva e raggiungendo il livello più alto da dicembre 2015.
Ad agosto lo yuan ha guadagnato l’1,9% rispetto al dollaro, mentre il mese scorso il dollaro si è indebolito del 2,2% rispetto a un paniere di altre valute principali.
FOTO: Imagoeconomica