La Banca del Giappone dovrà aumentare i tassi di interesse almeno all’1% entro la fine dell’anno prossimo. E’ quanto ha affermato oggi il decisore politico Naoki Tamura, in un discorso ai leader aziendali a Okayama, nel Giappone occidentale, rafforzando la determinazione della banca a proseguire con una costante stretta monetaria.
È stata la prima volta che un esponente della Banca del Giappone ha specificato pubblicamente un livello a cui la banca centrale avrebbe dovuto mirare per aumentare i costi di indebitamento a breve termine.
Tamura ha affermato che la probabilità che l’economia giapponese raggiunga in modo sostenibile l’inflazione del 2% stabilita dalla BOJ sta migliorando, il che significa che la banca centrale deve aumentare i tassi di interesse a livelli considerati neutrali per l’economia entro la fine del 2025.
Pur sottolineando la necessità di aumentare ulteriormente i tassi, Tamura ha affermato che la BOJ deve valutare attentamente l’impatto che l’aumento dei costi di prestito avrà sull’economia, data la prolungata esperienza del Giappone con tassi di interesse prossimi allo zero. «Dobbiamo aumentare i tassi di interesse al momento opportuno e in più fasi», ha detto.
Ed ha ammesso di essere “preoccupato per l’aumento del rischio di inflazione al rialzo“, poiché la crescente carenza di manodopera spinge le aziende ad aumentare i salari e a trasferire i costi crescenti attraverso l’aumento dei prezzi.
Le su parole seguono una serie di dichiarazioni dei membri del consiglio di amministrazione della BOJ, tra cui Nakagawa e Ueda, che hanno chiesto alla banca di continuare ad aumentare i costi di prestito nonostante la recente volatilità dei mercati finanziari.
La BOJ è pronta a lasciare i tassi invariati nella prossima riunione del 20 settembre, ma più della metà degli economisti intervistati da Reuters il mese scorso prevedono un ulteriore inasprimento entro la fine dell’anno.