Il consiglio di amministrazione di Eni ha approvato la nuova struttura organizzativa della società. Le priorità strategiche riguardano: lo sviluppo ed emersione del valore delle società satellite nei settori tradizionali e nei nuovi business, a oggi Var Energi e Azule da un lato, Plenitude ed Enilive dall’altro, attraverso l’ingresso di nuovi partner e la quotazione, con cui creare sempre maggiore valore da destinare alla crescita dei business legati alla transizione energetica e alla remunerazione degli azionisti.
Il rafforzamento delle performance operative che hanno contraddistinto i successi Eni negli ultimi anni con miglioramento del time-to-market e dell’eccellenza operativa anche nelle nuove iniziative industriali legate alla transizione (bioraffinerie, CCS, etc); il completamento dell’integrazione della value chain Oil&Gas up/midstream, Power e Trading, per catturare tutti i margini a valle della catena del valore, l’accelerazione della trasformazione industriale della raffinazione tradizionale in bio, della chimica verso nuove piattaforme specializzate, circolari e bio, e del risanamento ambientale verso nuovi mercati, aumentando le potenzialità dei business di transizione e puntando al recupero di marginalità; la continua spinta sull’efficienza, sullo sviluppo tecnologico e sulle capabilities distintive dei servizi offerti dai centri di competenza trasversali per contribuire a un’organizzazione flessibile e snella.
«Questo nuovo assetto rappresenta – ha commentato l’Ad Claudio Descalzi – un’importante evoluzione organizzativa che darà ulteriore forza all’esecuzione della nostra strategia. La nuova organizzazione ci permetterà di diffondere ulteriormente la nostra eccellenza operativa in tutte le aree di business, di accelerare il percorso strategico verso la decarbonizzazione e massimizzare la creazione di valore, con grande attenzione alla trasformazione e rilancio dei business strutturalmente penalizzati dallo scenario, in un quadro di forte presidio sull’efficienza».
Per eseguire al meglio questa nuova e importante fase strategica, la società ha quindi deciso di riorganizzare le attività di business in tre strutture affidate ad altrettanti chief operating officer posti alle dipendenze dell’amministratore delegato.