«I tagli ai tassi d’interesse della Banca Centrale Europea sostengono la crescita, ma l’Europa deve intraprendere la strada di una migliore produttività». E’ quanto ha dichiarato oggi il Vice Governatore della BCE Olli Rehn.
«Le attuali incertezze sottolineano ulteriormente la dipendenza da dati e analisi fresche sull’economia», ha dichiarato in un comunicato.
Ricordiamo che ieri la Bce ha annunciato di aver tagliato i tassi dello 0,25%, una mossa ampiamente attesa e data per scontata dal mercato. Il tasso di interesse chiave della BCE, che contribuisce a stabilire il prezzo di tutti i tipi di prestiti e mutui in tutta l’Unione, è ora al 3,5%, in calo rispetto al precedente 3,75%. I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale saranno ridotti rispettivamente al 3,65% e al 3,90%.
Le modifiche entreranno in vigore il 18 settembre 2024.
La Bce ha anche confermato le stime dell’inflazione nel 2024 al 2,5%, al 2,2% nel 2025 ed al’1,9% nel 2026, mentre ha abbassato le previsioni sul Pil.