Il governatore della banca centrale lituana e membro del Consiglio direttivo della Bce, Gediminas Simkus, va controcorrente rispetto a quanto indicato ieri dal vicepresidente Luis De Guindos. Parlando con la stampa a Vilnius ha affermato che la probabilità di un taglio dei tassi a ottobre è “molto bassa“. «Le possibilità che il consiglio direttivo Bce abbassi di nuovo i tassi di interesse il mese prossimo sono molto ridotte – ha detto. – E’ discutibile che ce ne sia bisogno. L’economia dell’area dell’euro si sta sviluppando secondo le nostre previsioni e questa è stata la storia degli ultimi due anni».
Ricordiamo che la scorsa settimana la Bce ha annunciato oggi di aver tagliato i tassi dello 0,25%, una mossa ampiamente attesa e data per scontata dal mercato. Il tasso di interesse chiave della BCE, che contribuisce a stabilire il prezzo di tutti i tipi di prestiti e mutui in tutta l’Unione, è ora al 3,5%, in calo rispetto al precedente 3,75%. Le modifiche entreranno in vigore il 18 settembre 2024. La prossima riunione è prevista il 17 ottobre.
E dopo la Bce ora gli occhi sono tutti puntati sulla Fed. Ha preso il via oggi il meeting che si concluderà domani. La banca centrale americana è pronta a ridurre i tassi per la priva volta da marzo 2020, con un’unica incognita data dall’entità della riduzione del costo del denaro. Tra gli analisti prevale l’idea che la Fed taglierà di 25 punti base con l’economia Usa che sembra indirizzata verso un soft landing.