L’Australia potrebbe raddoppiare la capacità di produzione di energia solare entro il 2030, secondo l’ultimo rapporto del Climate Council chiamato “Seize the Sun“, attraverso politiche mirate per l’installazione di impianti solari nelle nuove costruzioni e nelle abitazioni esistenti, nelle case popolari e nelle imprese. Il rapporto indica che tali misure potrebbero avviare un nuovo boom per le energie rinnovabili, in un continente favorito dall’alta esposizione solare.
Attualmente più di 3,6 milioni di abitazioni in Australia sono già dotate di pannelli solari, mentre altre 2,6 milioni di famiglie non hanno ancora investito nella tecnologia. Nove aziende su dieci non hanno ancora installato impianti solari, e due terzi delle nuove case sono costruite senza un sistema per la produzione di energia solare. Se venissero introdotte forme di assistenza finanziaria, come prestiti a tasso zero per superare i costi iniziali di installazione dei pannelli, l’Australia potrebbe più che raddoppiare la sua capacità di energia solare entro il 2030.
Il coordinatore del rapporto Tim Nelson, esponente del Climate Council, maggiore organizzazione di comunicazione sul cambiamento climatico, sottolinea l’importanza di sfruttare la leadership dell’Australia nel settore dell’energia solare.
«L’installazione di sempre più sistemi solari sui tetti delle abitazioni e delle aziende è la più grande opportunità per continuare a espandere la produzione di energia pulita», scrive il docente di clima e ambiente della Griffith University sul sito dell’università.
Il rapporto propone anche maggiori investimenti per l’installazione di 5’000 batterie comunitarie per immagazzinare energia solare e per l’installazione di batterie domestiche. Raccomanda inoltre una maggiore formazione professionale per elettricisti, idraulici e installatori di impianti a gas per sostenere la crescita del settore.